Quando un oggetto si rompe, tendiamo ad associarlo a qualcosa di negativo: le cose rotte sono danneggiate, valgono meno dell’intero e sono irrimediabilmente compromesse. Anche quando rammendiamo un indumento rotto, cerchiamo di riportarlo alla sua integrità, farne nuovamente un intero e renderlo il più possibile simile a un aspetto di intatta perfezione. Per abbracciare pienamente lo stile della slow fashion, dobbiamo cambiare mentalità. E accettare strappi, buchi e altre imperfezioni come parte naturale della vita (dell’abbigliamento) e celebrare la loro bellezza cercando astute idee fai da te per esaltarla anziché cancellarla.
Perché non sposare una nuova prospettiva imparando l’arte nipponica del kintsugi? L’antica arte giapponese, usata già nel XV secolo (o forse anche prima) per riparare con l’oro oggetti in ceramica, si basa sulla filosofia wabi-sabi, che esalta la bellezza delle cose imperfette. Nel kintsugi tradizionale, abili artigiani ricongiungevano frammenti di vasi e stoviglie di ceramica con una lacca dorata che, esaltando la crepa, la trasformava da spiacevole imperfezione a elegante e gradevole abbellimento.
Trasferendo il concetto al guardaroba, l’approccio kintsugi può aiutarti a reimmaginare quei capi che hanno visto giorni migliori e necessitano di un po’ di amorevole cura. Considerare le cicatrici come capitoli dell’affascinante storia del nostri vestiti anziché mere imperfezioni estetiche, ti porterà ad elevare il punto di vista e a vedere nelle cose vecchie qualcosa che può tornare a vivere (di) nuovo. Ad esempio, invece che rammendare strappi e buchi tentando di renderli invisibili, fanne un polo di attenzione con cuciture, pezze e ricami fatti da te in un modo che non solo ti permetterà di plasmare attivamente la loro storia, ma che trasfigurerà un indesiderabile cencio in un ispirato pezzo unico.
Sei alla ricerca di un’ispirazione? Il nostro primo, semplice video sull’arte del kintsugi e la guida passo-passo ti mostreranno quanto sia facile rinnovare un vecchio capo.
Occorrente:
- un paio di jeans strappati (i nostri sono rimasti impigliati nel filo spinato durante un’escursione)
- tessuti con motivi colorati (noi abbiamo usato un vecchio canovaccio)
- forbici
- spilli
- pinzette
- ago e filo
Procedura:
- Scegli una porzione di tessuto colorato adatta allo strappo
- Se necessario, allarga lo strappo per inquadrare perfettamente la parte di stampa che hai scelto
- Sfilaccia il bordo dello strappo intorno alla pezza
- Fissa con qualche spillo il tessuto colorato all’interno dei jeans per foderare lo strappo
- Cuci in posizione
- Indossa la bellezza dell’imperfezione!
Ricorda sempre che il kintsugi è molto di più di un’idea creativa. È una mentalità fondata sulla filosofia wabi-sabi. Il tuo nuovo vecchio paio di jeans è bello per – e non nonostante – le sue imperfezioni. Una vistosa cucitura realizzata su uno strappo focalizza l’attenzione sulla storia di un indumento e anziché nascondere racconta un vissuto.
È un modo fantastico per rinnovare e ridare vita a qualcosa di vecchio, e fare sì che rimanga nel nostro guardaroba un po’ più a lungo. Inoltre, il filo colorato che cela lo strappo sarà il ricordo costante di una storia condivisa.
Occorrente:
- Un capo di abbigliamento danneggiato (un pullover mangiato dalle tarme, un cardigan con le maniche sfrangiate, ecc.)
- Pezze di tessuto colorate, pizzo, toppe da cucire o stirare, paillettes, brillantini o qualsiasi altro ornamento adatto alle dimensioni del buco, strappo o danno
- Forbici
- Spilli
- Ago e filo, colla per tessuti o ferro da stiro
Procedura:
- Scegli colori, motivi e forme che risaltino
- Scegli un ornamento adatto all’area danneggiata o un filo di un colore vistoso
- Incolla, cuci o stira il tuo ornamento e/o ricama il buco con un filo colorato eseguendo un motivo appariscente
Indossa il tuo nuovo capo con orgoglio!
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Header image: Getty Images
Image of two japanese women walking in traditional dress: Shutterstock
Image of jeans with embellishments around holes: Shutterstock