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Due ragazze guardano insieme un paio di jeans scuri

Parola chiave: slow fashion

La nostra decisione individuale di comprare meno vestiti nuovi e prenderci più cura di quelli che già possediamo potrebbe sembrare una piccola goccia nel grande oceano della fast fashion, eppure ciascuno di noi può contribuire al successo del movimento slow fashion. È giunta l’ora di ridurre il nostro frenetico consumo di abbigliamento e prestare maggiore attenzione non solo a cosa ma a come indossiamo.

L’attuale mondo della moda sta assistendo alla diffusione di numerosi movimenti ispirati alla slow fashion. Scopriamo insieme cosa li distingue e cosa, allo stesso tempo, li accomuna. Scegli la moda sostenibile facendo tuoi i principali concetti e la filosofia che vi stanno dietro.

Cosa s’intende per moda sostenibile?

Moda sostenibile è un’espressione frequentemente utilizzata come sinonimo di moda ecologica o organica. In effetti può esserlo, ma non si limita necessariamente a tessuti ecologici e spesso va di pari passo con etichette come moda vegana o animal-friendly. A volte deriva da fibre riciclate o indumenti recuperati, ma quando è realizzata da zero la moda sostenibile viene prodotta conformemente a determinate linee guida1 intese a limitare l’uso di pesticidi, diserbanti e coloranti tossici. Tuttavia, il fatto che un indumento sia munito di etichetta ecologica non significa che sia inequivocabilmente innocuo per l’ambiente. La maggior parte di noi è consapevole che la fast fashion è un’industria sporca2, ma perfino la moda eco-friendly può rivelarsi una fonte di inquinamento per i nostri oceani. Considerando che le microplastiche derivanti da fibre tessili sintetiche finiscono nei corsi d’acqua, ci sono buone possibilità che prima o poi ci ritroveremo a ingerire i nostri stessi vestiti3. Usa un sacchetto per lavatrice GUPPYFRIEND per rendere i tuoi indumenti rispettosi della natura e degli oceani, dalla fabbrica al lavaggio quotidiano.

Vestito bianco su appendiabiti e una mano che mostra l’etichetta con la scritta "100% Organic"

Focus sul vero costo della moda sostenibile: l’impatto della moda sull’ambiente. Affronta questioni come l’inquinamento causato dalla produzione di abbigliamento, le impurità che finiscono nell’acqua durante il lavaggio e la spazzatura derivante dagli abiti dismessi.

Cosa s’intende per moda equosolidale?

La moda equosolidale tenta di trovare un equilibrio più bilanciato tra ciò che desideriamo e come lo produciamo. Esprime il desiderio di cancellare la sofferenza e lo sfruttamento umano dalla catena produttiva4. Il movimento del commercio equosolidale supporta i produttori dei paesi sottosviluppati aiutandoli a garantire ai lavoratori un salario equo e la tutela dei loro diritti. Esso promuove inoltre sia cambiamenti sistemici per dare alla manodopera più rappresentanza sia metodi produttivi atti a ridurre al minimo l’impatto ambientale, ricollegandosi alla moda sostenibile. Ogni capo prodotto in maniera ecologica fa bene al pianeta ma, più in particolare, mitiga l’impatto della moda sull’ambiente nei paesi dove si coltiva cotone, dove si tingono tessuti e dove gli operai vengono a contatto con le sostanze chimiche utilizzate nell’industria tessile.

Donna su sfondo bianco di tessuto mentre tira verso sé un tessuto giallo

Focus sul vero costo della moda equosolidale: l’impatto della moda sull’ambiente. Affronta questioni come salari da sfruttamento, scarsa sicurezza sul posto di lavoro e disparità economiche tra paesi produttori e consumatori.

Cosa s’intende per slow fashion?

Slow fashion è una definizione che ingloba tutti i questi movimenti. La “moda lenta” chiede sostenibilità nell’industria della moda ma è anche qualcosa a cui tutti possiamo partecipare. È solo una questione di condividere una chiara visione.

La slow fashion mira ad accrescere la consapevolezza sociale in chiunque faccia parte della catena della moda, dagli stilisti ai consumatori, e ad acquisire maggiore coscienza del vero prezzo dell’industria tessile5 sui lavoratori, sulle comunità e sull’ambiente.

Ogni singolo individuo coinvolto nel consumo di abbigliamento può allo stesso modo fare una grande differenza. Anziché comperare indumenti prodotti in massa, perché non dare a un capo vintage una seconda opportunità di vita? Poni più attenzione alla qualità che alla quantità: un capo di qualità superiore vivrà più a lungo! E ricorda: compra solo ciò che ti piace (e ti serve!). Infine, abbi cura dei tuoi vestiti. Ti ricompenseranno durando ancor di più!

Eine Frau wird Teil der Fair-Fashion-Bewegung, indem sie näht

“Ogni anno, nei nostri oceani finiscono circa 8 milioni di tonnellate di plastica, l’equivalente di 15 buste della spesa piene di plastica per ogni metro di costa nel mondo.” – Bernard Merkx, co-fondatore di Waste Free Oceans

5 suggerimenti per preservare i vestiti più a lungo (e ridurre l’inquinamento da microplastiche)

  1. Un lavaggio freddo rilascia verosimilmente meno fibre plastiche.
  2. I prodotti Perlana ono più delicati sui vestiti.
  3. Riempi la lavatrice e usa basse velocità di centrifuga.
  4. Asciuga all’aria anziché in asciugatrice.
  5. Lava i capi in pile a rovescio o in un apposito sacchetto per lavatrice.

Quanto sono “slow” le tue scelte in fatto di moda?

Sondaggio “Quanto ‘slow’ sei?”

Image credits:
Header image: Getty Images
Image of clothes rack with 100% Organic tag: Fotolia
Image of woman holding elegent piece of fabric: Stocksy
Image of woman pinning fabric: Stocksy


Fonti:

  1. Sustainable clothing: A practical guide to enhancing clothing durability and quality (Abbigliamento sostenibile: guida pratica per migliorare la durata e la qualità dei capi)
  2. A New Textiles Economy: Redesigning Fashion’s Future Report (Una nuova economia tessile: report su come ridisegnare il futuro della moda)
  3. More than ever, our clothes are made of plastic (I nostri vestiti sono fatti di plastica più che mai)
  4. Fair Fashion: Sustainable Dictionary (Moda equosolidale: dizionario sostenibile)
  5. The True Cost of Fast Fashion (Il vero costo della fast fashion)

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